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Il futuro della mobilità

by admin

Oggi è di attualità parlare di Sharing economy, Smart economy, Mobilità sostenibile, Ecosostenibilità, Intelligenza artificiale, Service economy, Cambiamento climatico.

In questo contesto le nuove direttrici di sviluppo ci portano a cambiare mentalità, anche in fatto di mobilità: quasi 2 italiani su 4 dichiarano di conoscere i veicoli elettrici ed ibridi o ibridi plug-in.

Se guardiamo al 2020, scopriamo che sono state immatricolate in Italia oltre 33,6 mila auto elettriche, grazie anche alla spinta arrivata dall’eco bonus rinnovato peraltro nel 2021. Il fenomeno del car sharing coinvolge oltre 1 milione di iscritti e sono 12 le città dove è attivo un servizio di car sharing elettrico.

Tutto ciò si inserisce in un contesto di passaggio progressivo dell’auto da bene iconico a ‘commodity’. Il pay-per-use prende il posto del pay-per-own in molti settori, e il mondo dell’auto cavalca questo fenomeno per rinnovare il proprio business model con offerte dinamiche ed innovative. 

Vi sono operatori, che stanno sposando un approccio alla mobilità sostenibile basata sulla riduzione delle emissioni, su introduzione di soluzioni alternative alla mobilità classica e, soprattutto, investendo su progetti di sostenibilità. Molto interessante è anche la soluzione del Corporate car sharing in cui le aziende mettono a disposizione di tutti i collaboratori, anche di quelli che non hanno diritto all’auto aziendale, una o più auto in condivisione (acquisite in leasing o noleggio), dando la possibilità di utilizzarle per spostamenti lavorativi o privati.

Il futuro della mobilità è legato alla capacità di aziende come società di leasing e di renting di sensibilizzare l’opinione pubblica e di sposare le nuove tecnologie. Oggi tutto questo passa attraverso progetti legati all’elettrico, che è fondamentale per le grandi città per poter abbattere gli elementi inquinanti come polveri sottili e Co2. La mobilità elettrica non può essere sicuramente l’unica soluzione, ci sono anche ibridi di nuova generazione, diesel ibridi, una serie di veicoli più sostenibili, che sono il futuro. L’insieme di tali mezzi, modulati fra i diversi utilizzatori per i diversi scopi di utilizzo, genereranno sicuramente una nuova mobilità sostenibile in tutto il Paese.

Chi guida veicoli con tecnologia di propulsione elettrica o ibrida, lo fa soprattutto spinto da incentivi e agevolazioni spesso messe in atto dalle amministrazioni locali. Oggi si ricorre al trasporto green per i vantaggi e le facilitazioni di cui possono usufruire: ad esempio la possibilità di accedere liberamente al centro città o in zone a traffico limitato, il diritto a parcheggi gratuiti, l’esenzione del pagamento del bollo ed i sistemi di incentivi per l’acquisto. L’utente privato rappresenta invece il target più in difficoltà in questo momento. Il privato pretende certezza dei costi (canone) e qualità dei punti di contatto (app, call center, venditori, etc.) nonché un’informazione adeguata a chiarire o sfatare gli attuali tabù legati all’elettricità.

La strada del green è ancora lunga, ma i segnali sono incoraggianti: affinché anche in Italia si realizzi una pianificazione oculata (come già avvenuto, ad esempio, in Norvegia) sono necessari non solo incentivi economici, ma anche una corretta informazione sull’adeguamento delle infrastrutture a supporto.

Dott. Gianluca De Candia
Commercialista e Revisore Contabile
Responsabile Gestione Commerciale Leasing Banca Ifis S.p.a.
gianluca.decandia@bancaifis.it

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